Thursday, May 7, 2020

Università e plagio: quale soluzione?



 Arrivare al traguardo del proprio percorso universitario è un momento molto importante per ogni studente, ma lo è ancora di più scrivere una tesi che sia all’altezza del cammino fatto. Questa, infatti, deve essere scritta seguendo specifici canoni e precise direttive atte a farla diventare un lavoro completo ed esaustivo, ma non è sempre semplice raccogliere il materiale necessario per fare un buon lavoro, tanto meno districarsi nell’universo delle fonti da cui prendere le informazioni indispensabili. Certo, negli ultimi decenni, internet ha dato una grossa mano, facilitando il compito dei laureandi che hanno visto aprirsi tante nuove strade da percorrere, ma non sono stati eliminati quei pericoli che molti, troppi, spesso trascurano e, tra questi, il plagio è quello più frequente.


 
Il rischio del plagio all’Università
Il pericolo di plagio è spesso sottovalutato, in particolare proprio dai ragazzi che si stanno per laureare. La fretta di finire e la ricerca ossessiva della completezza, li porta a sottovalutare i rischi a cui vanno incontro, senza sapere che il plagio comporta delle sanzioni penali, compresa la reclusione da tre mesi a un anno. Molti studenti, tra l’altro, non conoscono nemmeno le leggi a riguardo e come queste regolano l’utilizzo di ogni testo non di proprietà. Di conseguenza, è sempre meglio impegnarsi più a fondo, magari preferendo le biblioteche a internet, in modo tale da consultare materiale affidabile da poter citare senza alcun problema e stilare un elaborato originale e, magari, innovativo.

Come evitare il plagio
Naturalmente, esistono diversi modi per evitare di commettere il reato di plagio durante la stesura della propria tesi di laurea. Il primo, quello più naturale e immediato, è citare sempre la fonte da cui si è estrapolato il testo o l’informazione. Tuttavia, ciò non è possibile in ogni occasione, in particolare quando ci si avvale di internet, dove i testi circolano senza alcun controllo e, spesso, senza fonte. Uno studente, così, può essere convinto di non aver copiato nulla, quando in realtà lo sta facendo, andando incontro alle logiche conseguenze. Per questo motivo, sia le università che gli stessi docenti, stanno provando a mettere un freno al fenomeno del plagio, grazie soprattutto a specifici software in grado di individuare ogni caso, reale o presunto che sia. Sul mercato se ne trovano diversi, ma uno dei più efficaci è NoPlagio, un software online in grado di comparare il testo caricato con oltre quattordicimila miliardi di documenti presenti in rete. In caso vengano trovate parti copiate, il programma in questione ne indica la percentuale, spingendo così lo studente a intervenire. Inoltre, il software permette di creare copie di backup online e corregge anche eventuali problemi di impaginazione e formattazione. Al momento, è lo strumento più efficace contro il rischio di plagio, grazie al quale ogni studente potrà dormire sonni tranquilli anche alla vigilia della discussione della propria tesi.

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